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LO STILE INDUSTRIALE:

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Durante il primo sopralluogo nella futura sede dell'ufficio, l'unità immobiliare era completamente in disuso e al suo interno vi erano ancora collocati gli armadietti in ferro degli spogliatoi del personale, i banchi da lavoro, e tutti gli impianti fuori traccia ivi compresa la cappa di aspirazione in acciaio. L'aspetto industriale della precedente attività ci ha portato a conservare questo stile che è stato riproposto in fase di ristrutturazione. Rispetto alla situazione preesistente sono state mantenute solamente alcune parti di soffitto prive di intonaco, le inferriate delle finestre ed i cassonetti delle serrande su strada mentre tutto il resto è stato demolito.

LA SUDDIVISIONE INTERNA:

L'intera unità immobiliare risultava, a demolizioni interne eseguite, distribuita su di una superficie complessiva di circa 65 metri quadrati. Le nostre esigenze lavorative ci hanno portato a creare un numero di ambienti adeguato allo svolgimento della nostra attività professionale. L'idea era quella di realizzare una sala disegni molto luminosa prospettante la Via Mazzini al fine di ottenere una visibilità dall'esterno che permettesse di capire come un professionista opera nel proprio settore, eliminando lo stereotipo degli uffici chiusi e ovattati al quale siamo da sempre abituati. Come risulta dalla planimetria qui a fianco è stato ricavato l'accesso dello studio non più dalla strada ma dal portone condominiale. Ponendo l'ingresso e la sala d'attesa in posizione centrale all'immobile è stato facile disimpegnare tutti gli ambienti in cui è suddiviso lo studio. Davanti all'entrata è stato creato in uno spazio perso un piccolo ripostiglio dove sono inseriti i contenitori per la raccolta differenziata e dei ripiani dove è stata disposta tutta la cancelleria dell'ufficio. Entrando verso destra, è stata ricavata la già citata sala disegni dove sono collocate le quattro postazioni di lavoro e il tavolo centrale, dove il nostro team discute tecnicamente dei progetti in corso. Tutte le pratiche svolte da circa 40 anni a questa parte vengono disposte e ordinate numericamente nella stanza archivio che si trova nel mezzo tra la sala disegni e la sala riunioni; tutto l'archivio inoltre è stato informatizzato sulle nostre piattaforme, per permettere un agevole ricerca tra i diversi clienti. Nella parte più interna ed in zona decisamente riservata è stata ricavata una ampia sala riunioni dotata di un monitor di grandi dimensioni, utilizzato per la proiezione di documenti, foto e progetti in corso di svolgimento. Completa l'immobile un piccolo servizio igienico dotato di tre apparecchi sanitari.

LA PAVIMENTAZIONE già presente versava in una condizione disastrosa e di conseguenza non è stato possibile mantenerla in quanto era troppo rovinata e discontinua. Per la sala disegni è stato scelto un piastrellone da cm 90 x 90 di colore grigio che riproduce l'effetto del cemento levigato e vissuto, priva di fughe ed intervallata da una bacchetta di ferro ad aderenza migliorata come divisorio. Nel resto degli ambienti invece, è stata posata una piastrella che riproduce le vecchie cementine, al fine di creare un effetto vecchio e tipologico. Nel punto di contatto fra le due pavimentazioni si è deciso di creare un attaccatura irregolare che fornisse un effetto naturale quasi come se fossero stati scoperti due pavimenti contigui tra loro.

GLI IMPIANTI: si è volutamente pensato di realizzare l'impianto elettrico e di climatizzazione fuori traccia per due semplici  motivi. Il primo di natura estetica in quanto le canalizzazioni a vista permettono di leggere gli impianti nella loro distribuzione e assegnano agli ambienti dei connotati tipici dello stile scelto. Il secondo perché l'impianto fuori traccia ha una maggiore versatilità rispetto a quello incassato nei muri, infatti per futuri potenziamenti delle linee esistenti o per l'inserimento di nuove, l'intervento risulta semplice in quanto avere l'impianto a vista permette di fare scelte oculate senza esecuzione di opere murarie. Le nuove canalizzazioni si affianche-

ranno a quelle esistenti senza creare inestetismi di sorta; la mancanza di opere murarie consente anche di non intervenire a livello di intonaci e tinte. Come si evince dalle foto, l'effetto ottenuto è del tutto compatibile con i caratteri degli ambienti e gli impianti bene si inseriscono con il resto delle opere. I materiali impiegati sono per l'impianto elettrico dei corrugati in plastica di tipo liscio color grigio che partendo dal quadro elettrico si diramano in tutte le stanze dall'alto.
Nella parte alta delle pareti sono state alloggiate le scatole di derivazione sempre in materiale plastico e le discese verticali portano le linee alle postazioni di lavoro e ai punti luce a soffitto.

Tutte le linee sono state opportunamente separate per cui ogni sotto impianto avrà la sua linea dedicata (elettrico, telefonico e di rete). Il condizionamento è costituito da un grande sistema di tubi di acciaio zincato del diametro di circa 50 centimetri che passa al di sopra di tutti gli ambienti. In ogni stanza è stato predisposto un anemostato che emana il calore in maniera uniforme. La macchina principale è stata installata nel locale archivio e dall'interno dello stesso si diramano le tubazioni in tutti i locali.

ARREDAMENTO E DETTAGLI: nella scelta delle finiture è stato pensato di dividere l'ufficio in due differenti zone.
La prima, posta verso la via Mazzini, ha beneficiato di alcuni elementi tipologici che sono stati mantenuti quali il soffitto ammalorato, le travi, i pilastri in parte stonacati ed i cassonetti interni delle serrande su strada. I pavimenti riproducono l'effetto cemento e le bacchette di armatura collocate nelle fughe fanno pensare ad un pavimento levigato con i ferri fuoriusciti a seguito di tale operazione. La pareti sono state tinteggiate a cera con una tonalità grigia ma tenue rifinita con la spatola che ha riproposto una colorazione tipica delle pareti intoncate ma prive di tinta. Per conseguire un effetto sempre più veritiero è stata rivestita una nuova parete con della pietra ricomposta di varie tonalità producendo l'effetto di un muro vecchio ritrovato dopo la sua stonacatura e lasciato a vista. A livello di arredi avendo una predominanza di tinte con connotati grigi si è pensato di arredare la sala disegni e le postazioni di lavoro con elementi di arredo neri con gambe e finiture sia dei tavoli che delle poltroncine in acciaio. I corpi illuminanti sono costuiti da binari modulabili sospesi anch'essi in acciaio di arteluce modello Halley.
La parte più interna risulta legata alla sala disegni attraverso elementi tipologici ben definiti, quali gli impianti a vista e la pavimentazione che è stata sfumata tra ambiente e ambiente. Le finiture utilizzate sono uguali in tutte le stanze e si caratterizzano per le uniformità dei pavimenti costituiti da cementine di due tonalità e nelle tinte di pareti e soffitti. Mentre per la sala disegni non è stato necessario eseguire il ribassamento del soffitto grazie alla notevole dimensione della stanza negli altri ambienti si è dovuto interrompere l'altezza (oltre 4.00 m) e si è pensato di farlo con delle reti elettrosaldate che la spezzano in due. A livello di arredi si sono mantenuti più richiami individuati nel colore nero dei profili verticali dei mobili, l'acciaio delle gambe delle sedie mentre gli elementi orizzontali sono stati realizzati da tavolati in legno di colore chiaro dando un effetto gradevole che lega benissimo con la tinta cappuccino delle pareti. Nell'ingresso e nella sala riunioni si vede la condotta dell'aria in acciaio che gravita a 2.70 m da terra e che porta attraverso gli anemostati aria calda a fredda negli ambienti. Sulle mensole e sui ripiani oggettistica retrò, calcolatrici e altri oggetti di modernariato. Le luci utilizzate sono identiche a quelle messe in opera nella sala disegni.

Alassio, Savona, Italia

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